venerdì 29 aprile 2016

TEORIA GENDER: progresso o involuzione?

Sabato 14 maggio alle ore 17.00 presso la nostra sede di CASAGGì Valdichiana (Via del Poggiolo 3 - Montepulciano) si svolgerà la conferenza dal titolo: "TEORIA GENDER: progresso o involuzione?"
Interverranno vari ospiti tra cui l'Avvocato Simone Pillon fondatore del "Comitato Difendiamo i Nostri Figli" e tra gli animatori del "Family Day", insieme a lui ci sarà l'Avvocato e consigliere comunale di Montepulciano Daniele Chiezzi e il fondatore di CASAGGì  Marco Scatarzi. La conferenza sarà diretta e moderata dal nostro militante Gianfranco Maccarone.
La teoria gender, ormai affermata in molti paesi occidentali, è un’ideologia che fonda la propria essenza sulla convinzione che non esistano uomini e donne, ma comportamenti sociali in grado di stabilire – a piacimento – l’identità sessuale della persona. Questo attacco alla sessualità e ai suoi generi – maschile e femminile – è una manipolazione dell’essere umano e della sua natura, una mutazione antropologica che viene promossa dalle grandi lobby con un bombardamento mediatico e culturale. Negli ultimi anni abbiamo assistito al tentativo, già in atto, di far scomparire i termini “madre” e “padre” dall’utilizzo quotidiano per convertirli nei più anonimi e politicamente corretti “genitore 1” e “genitore 2”: sono stati proprio alcuni istituti a cancellare queste parole dalla propria modulistica e dai libretti delle giustificazioni o a diffondere nelle scuole elementari le fiabe gay. Lo scopo ultimo di questo folle progetto è la creazione di un uomo senza identità, amorfo e resettato, manipolabile e fluido, una pedina di quell’omologazione assoluta fondata sul pensiero unico e allineato. È un attacco al cuore della nostra civiltà e del suo pilastro storico: quella famiglia che rappresenta la prima cellula comunitaria della società. Il comma 16 del testo della “Buona scuola”, in nome della lotta alla discriminazione, rimanda alla legge 119 del 2013 che, a sua volta, fa riferimento alla Convenzione di Istanbul e al decreto legge n.93. Il testo non si riferisce alla nozione classica di “sesso biologico”, ma al concetto di “ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti” e di “superamento degli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere donne o uomini (…) mediante l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa”, oltre all’assoluta necessità di “promuovere una adeguata formazione non solo alle superiori, ma fin “dalla scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. Abbiamo ritenuto nostro dovere informare le migliaia di famiglie che da domani potrebbero essere coinvolte, attraverso l’educazione scolastica dei propri figli, in questo folle progetto di sovversione della natura e dell’identità.

mercoledì 13 aprile 2016

VOTA "SI" AL REFERENDUM DI DOMENICA 17 APRILE

Siamo fermamente convinti che il voto di domenica sia necessario per dare un segnale preciso ai lobbisti ed alle multinazionali straniere che sfruttano i giacimenti di petrolio e gas presenti nel Mediterraneo. Abbiamo voluto sposare la causa del “SI” perché crediamo che attualmente le trivellazioni nel nostro mare vadano contro gli interessi italiani. La maggior parte delle aziende che gestisce le estrazioni sono straniere e sfruttano i giacimenti con dei diritti da versare nelle casse dello Stato assolutamente ridicoli! Attualmente si parla del 10% per il gas e 7% per il petrolio se pensiamo che in Guinea sono al 25% mentre in Norvegia e Russia sono al 80% capiamo subito che il Governo italiano sta facendo il gioco delle lobby straniere, favorendole e colpendo così un’azienda nazionale come ENI di cui lo Stato detiene la maggioranza delle azioni. Tale situazione non favorisce certamente la crescita industriale italiana e i posti di lavoro dei nostri connazionali. Allo stesso tempo siamo dalla parte dei pescatori italiani i quali denunciano da tempo le restrizioni e l’impossibilità di pescare in determinate aree. A ciò si collega anche il fattore ambientale, per noi non secondario. CASAGGì ha da sempre a cuore la tutela del territorio senza scadere in isterismi ed esasperazioni di cui sono vittime certi movimenti e partiti. Siamo certi che il futuro italiano debba essere segnato dallo sviluppo del turismo, dell’agricoltura e dell’industria, il tutto il più possibile in armonia con l’ambiente, quindi rigettiamo ogni forma di inquinamento non strettamente necessario alla crescita economica nazionale. Per queste ragioni abbiamo fatto quest’azione congiunta a Siena e provincia, ma il nostro impegno non si ferma qui! In questi giorni i militanti di CASAGGì Scuole, ossia i giovani delle scuole superiori che aderiscono alla nostra Comunità, sono davanti agli istituti per informare i loro coetanei sulle motivazioni di questo referendum che molto probabilmente influirà sul loro futuro.
Il Governo sta facendo di tutto per boicottare il referendum, prima lo divide dalle elezioni amministrative, nonostante le spese aggiuntive, poi lo stesso Renzi invita a non andare a votare, scordandosi che il voto oltre ad essere un “diritto” é un “dovere” di ogni italiano. Ciò ci fa pensare che Renzi stia difendendo gli interessi di tutte quelle multinazionali straniere che sfruttano i nostri giacimenti a costi per loro assai convenienti. Invitiamo i nostri simpatizzanti e tutti i cittadini ad andare a votare domenica 17 aprile e votare “SI” per dire “NO” alle lobby straniere del petrolio che sfruttano i nostri governanti incapaci di definire una precisa linea di sviluppo economico per l’Italia.



domenica 3 aprile 2016

FIRENZE: SUCCESSO PER LA MANIFESTAZIONE TRICOLORE PROMOSSA DA CASAGGì IN PIAZZA STROZZI!





Firenze, la destra in piazza Strozzi per la "Manifestazione tricolore".

Dito puntato dagli organizzatori contro le politiche di Renzi, Rossi e Nardella: "la sinistra sta umiliando l'Italia e gli italiani, devono andare a casa prima che sia troppo tardi!" 

Piazza Strozzi piena di tanti giovani, ma numerosi sono anche i meno giovani che siedono sul muretto di Palazzo Strozzi, nessuna bandiera di partito, ma solo bandiere italiane: la "Manifestazione Tricolore" promossa da Casaggì e Fratelli d'Italia, insieme a CasaPound, ha portato in piazza le diverse anime della destra fiorentina che, per un giorno, hanno scelto di rinunciare ai simboli di partito per puntare, tutti insieme, il dito contro le politiche di Renzi, a Rossi e Nardella. 

Il primo a salire sul palco è Marco Scatarzi, organizzatore dell'evento e portavoce di Casaggì: "La manifestazione di oggi ha lo scopo di ribadire la centralità della Nazione, oggi privata di una propria sovranità e di un proprio destino. Il governo Renzi, tra un conflitto di interessi e un favore a qualche lobby, sta affossando le imprese, abbandonando i lavoratori e svendendo gli assi portanti della nostra economia, il tutto mentre si aprono le frontiere e si affronta il problema della denatalità consentendo l'ingresso di migliaia di clandestini. Vergognoso anche l'appoggio al TTIP, un trattato che imprime l'ennesima accelerazione mondialista all'Europa e devasta il nostro prodotto. Renzi che parla di combattere il terrorismo con la cultura è una barzelletta: le sole cose che ha fatto è stata quella di proporre lo Ius Soli ed andare a fare affari con i sauditi, primi finanziatori dell'Isis". 

Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale, si scaglia contro il governatore Rossi: "come possiamo accettare di sentire parlare ogni giorno di sanità gratuita per immigrati ed extracomunitari, quando poi ad un cittadino italiano malato, vengono chiesti 10 euro per digitalizzare i risultati delle proprie analisi?". "Rossi - continua Donzelli - almeno è coerente: dopo aver regalato milioni di Euro ai Rom, poi ci si fa i self-service insieme. Ma sono le politiche per l'immigrazione di questo paese ad essere ridicole: noi dobbiamo essere solidali ed accoglienti con chi scappa dalla guerra, ma se quando sei in Italia ti metti a fare il delinquente, perdi lo status di rifugiato e te ne torni a casa tua!". 


Conclude la "Manifestazione Tricolore" Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio che parla di città commissariata e di un sindaco "prono al volere di Renzi e di quei poteri economici e finanziari che hanno permesso la scalata politica dell'attuale premier". "Renzi, Lotti e Carrai usano Palazzo Vecchio come fosse il salotto di casa loro - ha detto Torselli - e il sindaco eletto dai fiorentini gli fa da maggiordomo: questo è il rispetto per il voto dei cittadini che hanno questi personaggi. Arrivano a Firenze, chiamano il sindaco e gli assessori a raccolta e dettano loro la linea politica. Il dramma è che Nardella ed i suoi non fiatano neppure... Prendono appunti e fanno quello che gli viene detto". "Per non parlare dei consiglieri comunali del PD, - ha concluso il capogruppo di Fratelli d'Italia - quelli che hanno chiesto i vostri voti per governare Firenze... Non aprono mai bocca, accettano di tutto, non propongono mai mezza idea e quando lo fanno, come in occasione del Bilancio 2016, lo fanno per chiedere di dare 'case dignitose' ai Rom del Poderaccio. La prossima volta che gli incontrate e che vi chiederanno il voto, mandateli a fare campagna elettorale al Poderaccio!".