lunedì 19 ottobre 2015

Tre anni di CASAGGì Valdichiana

Una sede stracolma, un’atmosfera di sano cameratismo e fratellanza hanno fatto da cornice al grande concerto di Skoll. Non potevamo chiedere di meglio per i tre anni della nostra sede di Montepulciano. Questo luogo è ormai un vero e proprio baluardo nel nulla politico, intellettuale e aggregativo della Valdichiana.
Nel 2012 con le nostre sole forze abbiamo preso una stanza e ne abbiamo fatto un luogo accogliente dove si fa cultura, ci si confronta e si combatte per un futuro migliore, in poche parole si fa militanza politica.
Quelle quattro mura rappresentano per noi e per decine di simpatizzanti  che le frequentano uno dei pochi posti realmente liberi della provincia di Siena. La nostra volontà è quella di proseguire sulla strada che abbiamo imboccato tre anni fa senza guardarci indietro e con la solita voglia di assaltare il futuro.



giovedì 8 ottobre 2015

STOP GENDER!

Affissione di volantini nelle scuole materne, elementari e medie di Siena e provincia contro la teoria gender.

La Riforma voluta dal governo, nonostante le raccomandazioni e le minacce del Mininistro Giannini, apre la strada alla diffusione nelle scuole della teoria del gender. Quest’ultima, ormai affermata in molti paesi occidentali, è un’ideologia che fonda la propria essenza sulla convinzione che non esistano uomini e donne, ma comportamenti sociali in grado di stabilire – a piacimento – l’identità sessuale della persona. Questo attacco alla sessualità e ai suoi generi – maschile e femminile – è una manipolazione dell’essere umano e della sua natura, una mutazione antropologica che viene promossa dalle grandi lobby con un bombardamento mediatico e culturale. Negli ultimi anni abbiamo assistito al tentativo, già in atto, di far scomparire i termini “madre” e “padre” dall’utilizzo quotidiano per convertirli nei più anonimi e politicamente corretti “genitore 1” e “genitore 2”: sono stati proprio alcuni istituti a cancellare queste parole dalla propria modulistica e dai libretti delle giustificazioni o a diffondere nelle scuole elementari le fiabe gay. Lo scopo ultimo di questo folle progetto è la creazione di un uomo senza identità, amorfo e resettato, manipolabile e fluido, una pedina di quell’omologazione assoluta fondata sul pensiero unico e allineato. È un attacco al cuore della nostra civiltà e del suo pilastro storico: quella famiglia che rappresenta la prima cellula comunitaria della società. Il comma 16 del testo della “Buona scuola”, in nome della lotta alla discriminazione, rimanda alla legge 119 del 2013 che, a sua volta, fa riferimento alla Convenzione di Istanbul e al decreto legge n.93. Il testo non si riferisce alla nozione classica di “sesso biologico”, ma al concetto di “ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti” e di “superamento degli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere donne o uomini (…) mediante l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa”, oltre all’assoluta necessità di “promuovere una adeguata formazione non solo alle superiori, ma fin “dalla scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. Abbiamo ritenuto nostro dovere informare le migliaia di famiglie che da domani potrebbero essere coinvolte, attraverso l’educazione scolastica dei propri figli, in questo folle progetto di sovversione della natura e dell’identità. Questa è solo la prima battaglia, domenica saremo alla fiera di Sinalunga per un volantinaggio informativo contro la teoria gender.





sabato 3 ottobre 2015

La "Buona Scuola" è una cagata pazzesca!

Questa mattina abbiamo distribuito, presso gli istituti superiori di Montepulciano, più di mille volantini contro la "Buona Scuola" di Renzi e del ministro Giannini.


La "Buona Scuola" è una cagata pazzesca!

Nuovo governo, nuova Riforma della Scuola. Ogni volta è la stessa musica: le esigenze degli studenti sono messe in secondo piano e i problemi che affliggono il mondo dell’Istruzione restano tali e quali. 

La coppia Renzi-Giannini ha partorito la “Buona Scuola”, che ha già suscitato feroci polemiche: poche novità in merito alle decine di migliaia di insegnanti precari e potere spropositato al Preside, vero sceriffo della scuola: una prospettiva disarmante per i tanti Istituti nei quali questa figura si è fatta conoscere per parzialità e faziosità. Il raccordo tra scuole e imprese, poi, non lascia spazio all’immaginazione: si è aperta la strada all’aziendalizzazione della scuola, sempre più soggetta ai ritmi serrati e alle feroci regole del mercato, annientando missione educativa che la scuola dovrebbe preservare.

Una riforma che ricalca le volontà dei “poteri forti”: creare masse addomesticate e silenti, greggi senza identità e senza certezze, privati delle proprie radici e dei propri miti, degli slanci e delle speranze che ogni sana generazione dovrebbe avere.

L’edilizia scolastica, che avrebbe dovuto avere la priorità, non sembra aver subito accelerazioni: le strutture continuano ad essere fatiscenti, mentre sono inesistenti investimenti seri sulla ricerca e sull’aggiornamenti degli strumenti utili all’insegnamento.

La “Buona Scuola” è la negazione di ciò che il mondo dell’Istruzione dovrebbe essere: una comunità educante lontana dal nozionismo e dal tecnicismo; la manifestazione di una Civiltà che affonda le radici nella storia di Roma e di Atene, che parla la lingua di Dante, che contempla la bellezza di Michelangelo e di Botticelli, la filosofia di Marco Aurelio e di Gentile, la terribile voglia di scoprire la vita e di edificarla nella palestra del pensiero e dell’azione.

Non puoi restare indifferente: è il momento di schierarsi!