Siamo qui, ancora una volta, a denunciare una situazione di emergenza abitativa. Più volte i nostri militanti si sono occupati in prima persona di famiglie che rischiavano di restare senza un tetto sulla testa. Questa volta la situazione riguarda una mamma (Michela) e il suo bimbo di 6 anni di Sinalunga. La loro storia inizia qualche anno fa quando abitavano in un appartamento che poi hanno dovuto lasciare perché lo stabile è stato riconosciuto come inagibile, subito dopo hanno trovato una casa dove abitano attualmente, che però il proprietario ha deciso di vendere intimandogli di abbandonarla. Il loro unico reddito sono 100euro mensili di assegno di sussistenza, il bimbo va a scuola e la mamma deve pagare 40 euro mensili per la mensa scolastica. La signora ha più volte parlato con Sindaco e uffici competenti che però gli hanno puntualmente risposto di non avere alloggi disponibili e che eventualmente potevano contribuire anticipando delle mensilità per un affitto, che chiaramente non si possono permettere. Dal nostro punto di vista è una situazione paradossale, è assurdo come in un comune come quello di Sinalunga ci possa essere una madre e suo figlio che rischiano di ritrovarsi da un giorno all’ un altro senza un posto dove dormire. Le liste per le case popolari sono spesso occupate da cittadini extracomunitari che magari sono da pochissimi anni sul territorio comunale, mentre capita che famiglie italiane si ritrovino in queste situazioni.
Anche questa volta abbiamo deciso di metterci in prima linea per una buona causa e supportare questa famiglia al meglio delle nostre possibilità. Sollecitiamo le autorità ad attivarsi e trovare una soluzione a questa situazione. Chiediamo anche uno sforzo da parte dei sinalunghesi e se ci fosse qualcuno disposto a dare una mano può contattare il nostro militante Mattia Savelli al numero 344 110 5766