domenica 25 marzo 2012

BLITZ PER LA VITA: CHIUSI SIMBOLICAMENTE I CONSULTORI FIORENTINI...


BLITZ DI CASAGGì E GIOVANE ITALIA: I MILITANTI DELLA DESTRA GIOVANILE “CHIUDONO” SIMBOLICAMENTE I CONSULTORI FIORENTINI, ETICHETTANDOLI COME “SCENA DEL CRIMINE” CON NASTRO DI NYLON, MANIFESTI E STRISCIONI CONTRO L’ABORTO E IN DIFESA DELLA VITA.

FAVOREVOLI ALLA SEPOLTURA DEI FETI ABORTITI AVANZATA DAI VERTICI DELLA GIUNTA COMUNALE E FORTI CRITICHE AL RUOLO DEI CONSULTORI: SIANO SPAZI DI CONFRONTO E NON SOLO “ABORTIFICI”.

"Questa notte una settantina di militanti di Casaggì e della Giovane Italia hanno realizzato un'azione simbolica nei confronti dei consultori fiorentini, apponendo di fronte agli ingressi degli stessi un nastro in nylon come quello utilizzato dalle forze dell'ordine per circoscrivere le scene dei crimini, dei cartelloni contro l’aborto e degli striscioni con slogan in difesa della vita.

Il messaggio che Casaggì e la destra giovanile ha voluto lanciare, nel rispetto della legalità e senza compiere nessuna interruzione di servizio e nessun danneggiamento, è quello di una forte critica all'applicazione della Legge 194 nel nostro paese. La legge 194 non è soltanto "la legge che permette l'aborto", ma un dispositivo legislativo che assegna un ruolo di primaria importanza ai consultori, i quali dovrebbero avviare, con chi richiede una interruzione volontaria di gravidanza, percorsi informativi e conoscitivi per tentare di trovare soluzioni alternative alla scelta più drastica, ovvero quella di ricorrere all'interruzione della vita.

Purtroppo, nel nostro paese, i consultori recitano ben altro ruolo, ovvero quello di svolgere esclusivamente la parte burocratica necessaria a giungere all'interruzione volontaria di gravidanza, che resta una pratica da compiere attraverso qualche modulo e una firma.

Noi crediamo, da sempre, nella sacralità della vita e pertanto consideriamo l'aborto un orrendo gesto contro il diritto alla stessa vita, che per noi ha inizio con il concepimento. Crediamo che non possa spettare a nessun uomo il diritto di decidere chi debba e chi non debba venire al mondo e che sia sacrosanto dovere ogni Civiltà degna di questo nome impedire facili fughe dalle responsabilità, specie se nei confronti di creature indifese.

La Legge 194 prevede la possibilità di ricorrere all'aborto entro i primi 90 giorni dal concepimento, ma al tempo stesso impone ai consultori il dovere di cercare con la donna in gravidanza tutte le possibili alternative all'aborto. Ma che questo avvenga davvero, purtroppo, abbiamo forti dubbi. Ecco perchè, con questa nostra azione, abbiamo voluto puntare il dito contro i consultori, rei di assomigliare sempre più a degli "abortifici" nei quali l’interruzione di gravidanza non è tanto il passo estremo e doloroso di un percorso di confronto, ma un rimedio facile e un metodo anticoncezionale un po’ più invasivo (parametro che, peraltro, è venuto meno con l’introduzione delle pillole Ru486) e sempre meno a delle strutture autenticamente sociali.

Ci complimentiamo infine con l'amministrazione comunale fiorentina che proprio in questi giorni sta approvando un regolamento che permetta a questi bambini mai nati di trovare quantomeno una degna sepoltura nei nostri cimiteri. Speriamo che il consiglio comunale, maggioranza e opposizione, licenzino presto e positivamente questo nuovo regolamento, nonostante le solite voci dell'estrema sinistra ideologizzata che hanno perfino criticato quei medici che si rifiutano
di praticare questa barbarie.

A questi medici va tutta la nostra solidarietà ed il nostro rispetto per non anteporre la propria professione alla propria coscienza. E troviamo quanto meno grottesco che l’interruzione volontaria di una vita possa essere considerata una conquista. Le conquiste di un Popolo, per noi, sono altre: una casa ed un lavoro per tutti, la lotta alle ingerenze dei poteri forti, la sovranità monetaria e nazionale, il rispetto internazionale e uno Stato sociale in grado di garantire i diritti fondamentali della persona e di tutelare, in primis, i propri figli più deboli".