Senza dubbio questo è il momento più triste della politica estera italiana. Dalla questione dei Marò, ingiustamente arrestati, fino al fallito blitz inglese, che senza l’autorizzazione del governo italiano ha portato alla morte di un nostro connazionale, abbiamo avuto ampia dimostrazione di quanto il peso dell’Italia in ambito internazionale sia sensibilmente diminuito.
In India è stato permesso l’arresto dei due militari italiani, accusati dell’omicidio di due pescatori indiani, in violazione di tutte le norme del diritto internazionale, dal momento che essi si trovavano al di fuori del braccio di mare soggetto alla giurisdizione indiana. Non solo: “la giustizia” indiana ha impedito ai difensori dei due lagunari di poter effettuare le dovute indagini, cremando tempestivamente i corpi dei due pescatori ,dunque impedendone l’autopsia e la perizia balistica di parte.
Dopo questo smacco alla Nostra sovranità nazionale l’8 Marzo ci è giunta la notizia della morte dell’ingegnere italiano Franco Lamolinara, il quale era tenuto in ostaggio insieme all’inglese Chris McManus a Sokoto fin dal 12 Maggio 2011, a causa dell’intervento armato britannico, perpetrato senza l’autorizzazione del governo italiano, che ha portato all’esecuzione dei due prigionieri.
Questi fatti denotano come questo governo, seppure tenuto in grande considerazione per quanto riguarda la “contabilità” europea, non goda della medesima autorevolezza in politica estera. Ma la cosa ancor più scioccante è il totale appoggio di tutte le maggiori forze politiche a un governo incapace di farsi rispettare al di là dei confini nazionali. La dice lunga la mancanza di critiche da parte di PD e Terzo polo, che fino a qualche mese fa non avrebbero esitato a sottolineare le responsabilità del governo in vicende tanto drammatiche. Non si spiega l’ingiustificato rifiuto di amministrazioni comunali di sinistra, da Firenze, a Montepulciano passando per Sinalunga, di aderire alla campagna di sensibilizzazione riguardo alla questione indiana, gesto che ci mostra come la sinistra italiana sia ormai succube del “governo dei professori” e incapace di porre la minima critica nei confronti del ministro Terzi,che si è rivelato totalmente inadatto a gestire situazioni tanto delicate.
Mai più di ora i versi del sommo poeta Dante Alighieri si dimostrano attuali:
“Ahi serva Italia,di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello”!