mercoledì 24 aprile 2013

25 APRILE: CASAGGì AL SACRARIO DELLA RSI. IL COMUNICATO.




25 APRILE: CASAGGì COMMEMORA I CADUTI DELLA RSI A TRESPIANO.
PORTEREMO UN FIORE SULLA TOMBA DI QUEI RAGAZZI CHE SCELSERO DI DIFENDERE L’ITALA E DI RISCATTARNE L’ONORE DOPO L’8 SETTEMBRE. NON ACCETTIAMO LEZIONI DA CHI CERCA DI RIACCENDERE L’ODIO POLITICO E IDEOLOGICO.

Anche quest’anno Casaggì sarà al sacrario dei caduti della Rsi di Trespiano per rendere omaggio ai ragazzi che dopo l’8 settembre scelsero di non cambiare bandiera e di riscattare l’onore perduto. Il nostro è un atto dovuto, che vogliamo rimarcare ogni anno affinchè dal basso possa diffondersi una cultura che sia in grado di riconoscere ai vinti quella dignità di combattenti e di volontari che ha animato le loro gesta.

Con noi ci saranno i protagonisti di quei giorni, che testimonieranno le ragioni di una scelta che, molti anni più tardi, resta ancora un monito alla migliore gioventù: il coraggio di osare, di donare tutto – anche la vita – ad un’Idea di Patria e di Stato.

Non saremo a Trespiano contro qualcuno o qualcosa, ma solo per portare un fiore sulla tomba di quei ragazzi che le Istituzioni democratiche del paese hanno infangato e relegato ai margini, demonizzandone le gesta e utilizzandone i valori come capro espiatorio.

La dialettica resistenziale, strumentalizzata dalla sinistra radicale fiorentina un paio di volte all’anno per recuperare consensi e compattare le file, ha etichettato la nostra commemorazione – che come sempre si svolgerà silenziosamente e compostamente – quale manifestazione di un pericoloso nostalgismo in rimonta. Su questo vogliamo essere chiari: il diritto di portare un fiore su una tomba è sacrosanto e intoccabile, specie se si tratta di una lapide che ricorda dei soldati, sacrificatisi per una causa resta comunque parte integrante della storia del nostro paese.

I pericoli, in questo momento storico ed economico, sono altri e di ben altra natura. La nostra Comunità umana e politica si è sempre battuta per la ricerca di una memoria storica condivisa, che diventasse patrimonio comune e collettivo di tutti, senza steccati ideologici, rancori forzati e pregiudizi di sorta. Non siamo mai caduti nel tranello degli opposti estremismi e non accettiamo lezioni di stile da chi tenta con ogni mezzo di riaccendere scontri tra le parti. Abbiamo la nostra identità, e ci basta.

Giovedì 25 aprile diamo appuntamento a tutti davanti al cimitero di Trespiano alle ore 10,30.