lunedì 10 ottobre 2016

Azione contro immigrazione e business dell'accoglienza a San Giovanni d'Asso


Riteniamo un serio campanello di allarme la protesta dei richiedenti asilo che hanno messo a ferro e fuoco l’albergo del piccolo comune di San Giovanni d’Asso, danneggiando sensibilmente la struttura di cui sono ospiti. Queste situazioni di tensione che sono all’ordine del giorno in tutta Italia, sono originate dall’impossibilità di controllare un numero sempre crescente di immigrati che nella maggior parte dei casi non avrebbero diritto di rimanere in Italia e dal triste business dell’accoglienza, ormai alla ribalta nella cronaca nazionale, che solo quest’anno è costato all’erario ben 4 miliardi di euro. Episodi del genere mettono in serio pericolo la tranquillità e l’incolumità dei cittadini. Siamo sempre stati fortemente contrari all’accoglienza indiscriminata, vorremmo che ci fossero dei seri controlli a monte su tutti coloro che vogliono entrare in Italia. Attualmente il Governo Renzi non è riuscito a risolvere questa situazione e si dimostra un attore passivo all’interno dell’Unione Europea.
Vorremmo inoltre che in Italia si facesse un referendum, come avvenuto in Ungheria, in modo tale da chiedere il parere dei cittadini in merito alle attuali politiche dell’accoglienza. Infine condanniamo questa corsa ai finanziamenti da parte delle cooperative che cercano di racimolare soldi accaparrandosi qualche decina di immigrati. In merito a questo ultimo punto c’è da sottolineare che chi si aggiudica la gestione dei richiedenti asilo non ha l’obbligo di rendicontazione e quindi non si sa come spenda i soldi pubblici, soldi che noi preferiremmo fossero impiegati per le famiglie italiane ma visto che così non è vorremmo almeno sapere che fine facciano.
Nel ribadire la nostra vicinanza ai cittadini di San Giovanni d’Asso, continueremo a sostenere con fermezza la lotta a questa politica dell’immigrazione incontrollata che porta inevitabilmente allo scontro e al degrado. Noi siamo e saremo sempre schierati dalla parte dei cittadini italiani che si trovano a subire questa situazione.