di FF (Barbadillo)
Descrivere l’Italia come il paese dei politici ladri e degli imprenditori tangentari è un gioco per alcuni divertente, ma pensare che il malaffare coinvolga solo il Belpaese e dunque auto flagellarsi non ha senso.
In realtà gli scandali legati alla condotta della classe politica sono diffusi in tutto il mondo e non solo per l’alterazione degli appalti della raccolta foglie e della pulizia delle strade. All’estero, nei paesi ‘avanzati’, non nelle post dittature africane, i politici arraffano forse più degli italiani e non si contano i turpi scandali sessuali. Si va dai ladri di polli, che fra una mazzetta e l’altra si intrattengono con prostitute d’alto bordo, a ben più gravi scandali legati ad armi e addirittura pedofilia.
Parliamo ad esempio della Germania, di cui si è occupato Panorama in un'inchiesta in due puntate. Fra i funzionari e i politici tedeschi si contano dei briganti patentati. Fra tangenti e lavoro nero, i crucchi occultano più di 500 miliardi di euro e non si fermano, come già detto, a rubacchiare sulla nettezza urbana. Ad esempio per “incoraggiare“ l’acquisto di armi di produzione tedesca sarebbero stati corrotti fior di funzionari greci, per un totale di 18 milioni di euro. E che dire del mondo dell’industria? La vicenda nota come "scandalo Siemens”, con tanto di perquisizioni e spettacolare impegno di 200 magistrati ha rivelato vicende di passaggi di denaro ben poco chiari. Cercando su Google “scandali Germania” l’utente si troverà di fronte a vicende di pedofilia, vitalizi d’oro, calcio scommesse, gestione dei rifiuti in mano alla criminalità, ministri che si dimettono. Non certo il paese dei balocchi.
Prendiamo dunque un traghetto e andiamo oltre Manica. Il Regno Unito è recentemente stato scosso da un enorme scandalo pedofilia che coinvolgerebbe una ventina di parlamentari ed ex ministri. Il dossier che ne parlava è stato però occultato e dunque le indagini sono ripartite da zero. Berlusconi quindi è un lurido sporcaccione perché si sarebbe intrattenuto con delle donne svestite e maggiorate (a meno che qualcuno pensi davvero che Ruby e la Daddario fossero bambine), mentre alcuni politici inglesi compivano azioni di gravità inaudita e forse rimarranno impuniti.
Mentre attendiamo di conoscere i risultati delle indagini parliamo della “Lobby dei Lord”, che ha coinvolto i componenti della camera alta. Per fare pressioni sul governo Cameron e per discutere leggi ad-tangentem alcuni nobiluomini avrebbero riscosso del ben poco nobile denaro, addirittura c’è chi parla di un mazzettone da 100 mila sterline. Ladri di polli, cialtroncelli, direte voi ma ben poco pollame è coinvolto nell’affaire “gas venduti ad Assad per fare le armi chimiche”. Ne dà notizia ad esempio il Daily Mail. La Perfida Albione dunque ha ben poco da insegnare ai politici nostrani.
Torniamo in continente e facciamo un giro e andiamo da quei sifilitici dei francesi. Vi siete chiesti perché Marine Le Pen ha avuto una crescita di consenso esponenziale? L’euro ha stufato, l’Unione Europea è opprimente, la finanza internazionale va fermata. Tutto vero. Ma uno dei motivi principali è che in Francia i politici rubano peggio di Lupin.Sono dei grassatori di prima categoria e gli elettori hanno spostato il loro consenso sul’unico partito che non ha mai grassato. Parliamo ad esempio degli “elicotteri kazaki”. Per venderli ci sarebbe stato un bel giro di tangenti che ha coinvolto addirittura Sarkozy. Il quale sarebbe stato sgamato anche a produrre fatture dubbie nella rendicontazione dei rimborsi elettorali. Mentre il suo predecessore Chirac è sotto processo per decine di assunzioni clientelari mentre faceva il sindaco a Parigi. Però il povero Jacque non può rispondere alle domande dei giudici perché è impossibilitato… Ha presentato anche un certificato medico. Un vero peccato, soprattutto perché parallelamente al certificato medico ha anche presentato nelle librerie il libro delle sue memorie. Cercando sempre su Google, troviamo in Francia un bel po’ di partite truccate, tangenti elettorali e varie notizie riguardanti il vecchio vizietto dei senza-bidet di vendere armi in Africa ai signori della guerra. Che sarà mai qualche mina anti-uomo?
Potremmo fermarci qui, ma perché soffermarsi sui singoli stati? Parliamo delle organizzazioni sovranazionali. Mario Giordano ha scritto un libro intero sugli sprechi enormi dell’Unione Europea, che attualmente vede nelle altissime sfere un certo Junker, reo di aver assistito alla creazione sotto i suoi occhi del più grande sistema di evasione fiscale mai visto. In Italia per uno scontrino mancato si finisce dritti al bagno penale, sullo stile di Jan Valjean, mentre invece uno dei maggiorenti dell’Ue può agevolare tassazioni virtuali e light per centinaia di miliardi e rimanere in carica.
D’altronde quello degli organismi internazionali è un pozzo senza fondo. E’ noto che la FAO, quella che “lotta contro la fame nel mondo”, in realtà lotta solo contro la fame dei suoi funzionari, organizzando con i fondi della solidarietà fior di banchetti a base di ostriche, champagne e caviale. L’80% dei fondi Unicef e Fao sono spesi per gli stipendi da nababbi dei funzionari, per spot pubblicitari e spese di rappresentanza. Dunque, quando fate beneficenza, fate attenzione.
Tutta l’Onu è un grande collettore di scandali. La faccenda è nota da anni, almeno da quando la famiglia Annan, quella dell’ex segretario generale, è stata colpita dall’ondata di scandali legati ad Oil For Food. Recentemente Ban Ki Moon ha insultato l’Italia per la questione degli scandali Expo, dicendo di togliere la sua foto dal sito internet della manifestazione. Secondo il suo metro di misura dunque, dovrebbe far togliere la sua foto anche dal sito dell’Onu, che fra un ospedale fallimentare in Africa (su cui qualcuno solleva dubbi riguardanti tangenti), e altre porcherie assortite, ha ben poco da insegnare.
Che figura ci fa dunque l’Italia alle prese con un (presunto) scandalo tangenti che coinvolge la Capitale e il vasto sistema di potere legato alle Cooperative Rosse? Siamo il Paese dei ladri e dei cialtroni, derisi da tutto il mondo o semplicemente il popolo dei Tafazzi che ama ‘sputtanarsi’ in giro per il mondo, convinti che l’erba del vicino sia sempre più verde?
Intendiamoci, il senso di questo articolo non è quello del “mal comune mezzo gaudio”, ma semplicemente un tentativo di smascherare i sepolcri imbiancati che prima di parlare di Italy-mafia, dovrebbero fare un po’ di pulizia in casa loro. Mentre noi potremmo abbandonare l’atteggiamento provinciale secondo cui lo straniero ricco e ben vestito, con l’accento british, è sempre migliore, mentre in realtà in molti casi risulta ben più sordido.