giovedì 7 giugno 2012

Omologazione


di Procurato Allarme-blog di controinformazione studentesca

Questa breve riflessione comincia con la prima definizione di Omologare: “Rendere conforme a un modello, rendersi simili ad altri, cancellare le differenze”; e chi conosce un po’ di greco sa che il termine significa “stesso discorso”. Quindi chi è omologato è “conforme a un modello”, ma a quale? E chi per noi giovani è portatore di questo modello?
Purtroppo la risposta è lampante, e triste: quelli che il sistema vuole inculcarci come modelli, magari apparentemente diversi tra loro ma tutti “conformi” alla società malata che ci circonda, passano soprattutto attraverso il più efficace strumento di distrazione di massa: la Televisione.
Essa è stata la matrigna di intere generazioni creando mode e modelli di comportamento giorno dopo giorno, piattume e grigiore che hanno livellato i nostri genitori e noi… quale definizione potrebbe quindi rendere meglio per Omologare se non quella di cancellare le differenze?
Ma noi vogliamo davvero essere tutti uguali, vestirci tutti uguali solo perché va di moda o, addirittura, pensare allo stesso modo? Quante volte i discorsi si riducono ad una serie di frasi ripetute, sentite in tv o in giro? Lo “stesso discorso” che dicevamo all’inizio.
Chi ci governa da decenni, e le logiche a cui obbedisce, hanno progettato per bene un mondo in cui l’uomo non ha più la possibilità di riconoscere e realizzare quella che è davvero la sua natura, in cui le qualità sono completamente dissolte nella quantità e le persone, private delle loro singolari caratteristiche, sono solo numeri, voti, atomi.
Lo hanno fatto per impedire che ognuno vada ad occupare il posto che gli spetta secondo il proprio valore, e perché siano i peggiori ed i disonesti a governare sui migliori. Lo hanno fatto raccontandoci che se 60 persone su 100 sostengono una cosa completamente falsa o ingiusta, hanno ragione loro. Lo hanno fatto concedendoci la scelta solo tra le opzioni politiche, morali e sociali preconfezionate da loro: era più efficace dare un’illusione di libertà che l’evidenza di una prigionia, meglio una lucetta al neon che il buio!
Uno degli obiettivi principali di questi manovratori è ovviamente lo studente, il giovane, il futuro: menti aperte e più facili da plagiare.
Sappiamo quanto è comodo cadere nei loro subdoli messaggi, contenuti in ogni cosa che ci viene insegnata o detta dalla cultura ufficiale, o percorrere le strade che sembrano più facili per ottenere quello che si desidera: “tutte le discese portano ad una pianura, all’ombra dell’inferno: l’eterna selva oscura”. Sforziamoci a non prendere tutto per buono solo perché hanno trovato la giusta maschera per abbindolarci, ricominciamo ad avere carattere e personalità,

disuguagliamoci!

Sottrarre prima di tutto noi stessi dall’omologazione è la condizione per poter poi essere di esempio agli altri; cominciamo a riprenderci la Scelta: nostra vera libertà; perché di quella apparente, che ci fanno credere di avere, non ce ne facciamo nulla.