CASAGGì FIRENZE, BLITZ SUL CONSOLATO DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE.
AFFISSO STRISCIONE PER LA LIBERTA’ DEL TIBET. LA GIOVANE DESTRA A FIANCO DEL POPOLO TIBETANO IN LOTTA E DEI GIOVANI MONACI VOTATI AL MARTIRIO.
Questa notte i militanti del centro sociale di destra CASAGGì FIRENZE hanno affisso un lungo striscione sul consolato fiorentino della Repubblica Popolare Cinese, in solidarietà coi monaci tibetani che – in numero sempre maggiore – scelgono il martirio dandosi fuoco per attirare le attenzioni dell’opinione pubblica in merito all’occupazione del Tibet e alla continua violazione dei diritti umani, spesso taciuta dai media internazionali per squallidi tornaconti commerciali.
La Repubblica Popolare Cinese sta occupando illegittimamente da oltre mezzo secolo uno stato indipendente e sovrano, sta massacrando i suoi abitanti, sta costringendo all’esilio centinaia di suoi cittadini, sta violando ripetutamente i diritti umani, sta sradicando le sue tradizioni millenarie, sta colonizzando attraverso una migrazione forzata i suoi territori, sta costruendo imponenti opere urbanistiche e infrastrutturali che stanno distruggendo il suo equilibrio naturalistico e ambientale.
Casaggì, simbolicamente, ha scelto di stare vicina ai tibetani in lotta per la libertà e per l’indipendenza. Nei giorni scorsi, nei pressi del consolato cinese, l’estrema sinistra ha vergato alcune scritte vergognose quali “TIBET E’ CINA” e “FUORI LA RELIGIONE DALTIBET”, dimostrando la reale natura di un marxismo militante che non ha ancora assimilato il concetto dell’autodeterminazione dei popoli e che è pronto ad appoggiare anche disumane azioni di repressione, se fatte nel nome del comunismo.