Si è svolta ieri, in una sede piena, l’attesa presentazione “incrociata” di Mario merlino e Rodolfo Sideri, che hanno dato vita ad un bel pomeriggio di confronto e di approfondimento su Alfredo Oriani (il libro di Sideri è tutto dedicato a questo autore troppo a lungo lasciato da parte) e sul contesto inerente la guerra civile e la scelta eroica di molti giovani che scelsero di combattere in grigioverde nella Repubblica Sociale Italiana.
Rodolfo e Mario ci hanno guidati alla scoperta e alla riscoperta di quelle pagine della storia e della cultura italiana mai troppo banali: in primis la figura controversa e grande di Oriani, così fuori dagli schemi, così avanti nel prefigurare il coinvolgimento delle masse, lo spirito nazionale, la tensione spirituale di un’esistenza degna, il disprezzo per l’intellettualismo da accademia.
E poi i racconti di Mario, quelle “Atmosfere in nero” che hanno letteralmente emozionato il pubblico, che in qualche caso le aveva vissute sulle pelle: storie di lotta e di amore, di riscatto, di testimonianza, di azione. E poi il monito ai più giovani, affinchè possano portarne il testimone con la consapevolezza del proprio tempo e la volontà di conquistare il futuro.
A Rodolfo e Mario vanno i nostri ringraziamenti, perché in tempi di buio pesto, seppur per poche ore, siamo usciti a riveder le stelle.