sabato 14 settembre 2013

Siria, l’altolà di Putin all’aggressione


di Nando de Angelis (Rinascita)

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin in un intervento sul New York Times ha avvertito che l’Onu potrebbe subire la stessa sorte del suo precursore, la Lega delle Nazioni, se i paesi influenti bypassano le Nazioni Unite e intraprendono un’azione militare senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza. Il leader russo ha dichiarato che non si possono ignorare le decisioni del Consiglio di sicurezza sostenendo che “la legge è la legge e va rispettata, che ci piaccia o meno. In base all'attuale normativa, l'uso della forza è consentito solo per autodifesa o per decisione del Consiglio di sicurezza. Tutto il resto è inaccettabile e rappresenterebbe un atto di aggressione. Dobbiamo smetterla di usare il linguaggio della forza e tornare sulla strada della diplomazia”. Un eventuale attacco degli Stati Uniti contro la Siria, nonostante la forte opposizione di molti paesi e importanti leader politici e religiosi, tra cui il Papa, si tradurrà in altre vittime innocenti e potrebbe fare espandere il conflitto oltre i confini siriani e dare inizio ad una nuova ondata di terrorismo. ”La situazione che oggi è venuta a crearsi nel mondo, ed in particolare quella in Siria e negli stati che la circondano, mi ha indotto a rivolgermi direttamente ai cittadini americani e ai politici”, ha sottolineato ribadendo l’opinione di Mosca secondo cui ci sono fondati motivi di pensare che in Siria le armi chimiche siano state utilizzate dalle forze dell’opposizione e non dall’esercito siriano con lo scopo preciso di provocare e coinvolgere nel conflitto i loro più potenti sostenitori esteri. Ha aggiunto che la decisione unilaterale degli Stati Uniti potrebbe sbilanciare l’intero sistema del diritto internazionale e minare gli sforzi per risolvere il problema del nucleare iraniano e il conflitto israelo-palestinese, destabilizzando ulteriormente il Medio Oriente e il Nord Africa.