di Giuseppe Turrisi (Rinascita)
In italia non abbiamo un termine che possa tradurre esattamente il significato di dupe ma certamente il termine “imbecille” è quello più vicino.
Sono esseri che vivono per il mondo per cui sono stati programmati. Persone a cui non è mai stata attivata la capacità di mettere in dubbio, la capacità di formulare un proprio pensiero, la capacità di critica. Le due cose sono estremamente connesse poiché la critica nasce solo se si ha la capacità di formulare un proprio pensiero, diversa ente si può solo scegliere il pensiero che gli altri ti continuano a programmare giornalmente.
Cosi come nei computer si installa un programma base e poi gli aggiornamenti nel tempo, cosi anche nella mente umana c’è lo stesso processo (anzi peggio) infatti il computer almeno resta asettico, qui siamo in presenza di fenomeni che vanno oltre ossia oltre alla fidelizzazione al programmatore (spin doctor) c’è la difesa dello stesso.
La propria esistenza nel sistema anche se di schiavo viene azzerata se si rompe il cordone ombelicale con il programmatore.
Il dupe infatti è oltre l’imbecille, in quanto non solo non si accorge delle “verità” artefatte e create a posta per fargli vedere un mondo diverso da quello che lui vive, ma ha necessità continua anche della “interpretazione della realtà” senza quale perde ogni riferimento razionale, naturalmente parliamo di una razionalità creata su assiomi imposti dall’architettura del domino (per fare solo alcuni esempi: la competitività, la crescita infinita, l’interesse sulla moneta, l’uguaglianza, la democrazia, ecc).
I Dupes quando vanno a votare di fatto si trasformano in mandanti del proprio omicidio, in quanto danno la delega ai politicanti dimettere a repentaglio la loro vita.
Ora è giusta questa esposizione oppure c’è il problema della circonvenzione di incapace?
Lo Stato però offre l’istruzione gratuita al fine di poter dire magari in qualche aula di tribunale che:” la legge non ammette ignoranza”.
Quanto oggi è possibile dire con onesta quanto sia colpa del popolo trasformato in “dupe” oppure dello stato che piegatosi al neoliberismo ha di fatto reso inutile l’istruzione, se non addirittura complice della manipolazione delle masse al fine di creare “opinione pubblica”.
Siamo in piena ingegneria del consenso, il popolo ha l’istruzione appropriata per poter decidere del suo futuro oppure è soltanto manipolata da chi ha più potere mediatico per la creazione del consenso?
Vi siete chiesti come mai alcuni elettori non cambiano mai opinione, il famoso zoccolo duro, mentre altri sono completamente volatili da un partito all’altro come farfalle o peggio rimangono a casa per nulla preoccupati che la politica prima o poi gli venderà anche gli ultimi minuti di vita?
Dove viene esercitata la maggiore manipolazione, sui fedelissimi che magari devono rispettare un voto di scambio oppure su quelli che si muovono sulla spinta del malcontento e dell’emozione?
I governanti devono seguire le volontà popolari quando c’è un popolo di “dupe”, oppure dovrebbero essere di guida per il popolo?
Non sono certo domande nuove e fanno parte di quella ma discussione che mette sotto analisi quella macchina chiamata “democrazia” che nessuno mette in discussione per i motivi sopra menzionati, e nessuno la può mettere in discussione rischiando di perdere anche la rispettabilità sociale.
Non soltanto la storia (distorta) ci viene imposta e va studiata a memoria (meglio se non conosciuta per niente) ma anche il presente ed il futuro ci viene imposto come un percorso stabilito da qualcuno che ci ha calato la democrazia dall’alto come unica soluzione e predestinazione.
Tornando ai “dupe” sono figure essenziali per la diffusione delle “linee ideologiche” create dagli spin doctor in quanto il “dupe” si sente forte solo all’interno di quella gabbia ideale e se qualcuno “normale” la mette in discussione è capace di diventare anche aggressivo (nel passato si è anche ucciso tra gabbie ideali rosse e nere) non tanto per l’idea, che spesso neanche comprende, ma per il significato che ha per lui in quanto determina la sua stessa esistenza.
Non ci dobbiamo scandalizzare: la macchina umana è una macchina tanto forte quanto fragile, una dimostrazione di questo sono i suicidi, per un' idea di azienda, per vergogna del debito, per amore, ecc non importa se uno in quell' idea (giusta o sbagliata non importa) vede la propria ragione di vita, certamente se la gioca e la punta sul piatto della morte.
Purtroppo siamo oltre magari ancora ci fosse questo stato di cose, infatti salvo poche migliaia, c’è ormai la disattivazione anche alla reazione, non si mette in gioco più niente, a furia di promuovere idee sintetiche anche la realtà è diventata sintetica ed immaginaria (solo nella finanza c’è l’80% di economia del tutto virtuale che si sta divorando quella reale).
I dupes sono funzionali alla società sintetica in quanto loro stessi creano e vogliono la società sintetica, il potere ha tutto l’interesse a mantenere nella popolazione la più grande quantità possibile di dupe.
Il potere infatti si basa proprio sulla relazione di “fiducia” che i dupes hanno verso il potere.
Il potere è sempre un circolo vizioso tra chi delega e chi manipola per farsi delegare e la democrazia è quello strumento che serve a mantenere la delega il più possibile facendo credere al popolo di avere potere e libertà.
Il risveglio di alcuni dupes diventa spesso un problema per il potere, in quanto comincia a mettere in discussione la verità precostituita.
Il dupe risvegliato è quindi un pericolo, una mina vagante esso va prima comprato, poi corrotto ed infine isolato (c’è stato di peggio nella storia).
Il dio sole sorge nuovamente determinando l’illusione del tempo mentre l’incertezza ed il disorientamento totale porta all’immobilità quei pochi dupes che si cominciano a svegliare.
In fondo in fondo almeno per chi è umano, ancora umano, e non ha solo le sembianze umane, c’è un rigurgito ed un vomito se non proprio un rigetto di questa realtà imposta e programmata, di questa cultura immaginaria e di questa società sintetica.
Comincia così a fatica a germogliare qualche briciolo di idea genuina e propria che è nell’istinto della sopravvivenza e si ribella, ma per fare questo è necessario, oltre che avere coraggio(capacità disattivata), di dire a se stessi: “ma io fino d oggi sono stato un “imbecille programmato” a vendete il mio tempo per due lire!? Sarà durissimo farlo e con non poche resistenze dovute ai vari legami con la società sintetica, ma dopo la liberazione nascerà un spirito che sarà potente atto a risvegliare gli altri dupes.
Purtroppo non tutti sono risvegliabili.
Anche io sono stato un dupe fino al 2001.