domenica 12 agosto 2012

Torselli risponde a Renzi: dovrebbe ringraziare Casaggì invece di attaccare...


Come ogni anno, la nostra scelta di andare a rendere omaggio ai caduti della Rsi, non ha mancato di suscitare polemiche e scomuniche. Quest'anno, tra i tanti, spicca anche Matteo Renzi. A rispondergli e a smontare le sue accuse in tre balletti ci ha pensato Francesco Torselli, con un comunicato che riportiamo di seguito:


LIBERAZIONE DI FIRENZE, TORSELLI (PDL): "AI RAGAZZI DI CASAGGì E GIOVANE ITALIA VA DETTO 'GRAZIE'. IL SINDACO E' UN CAMPIONE NELLO STRUMENTALIZZARE LA DATA ODIERNA"

"Anziché fare polemica, il Sindaco Renzi dovrebbe ringraziare i ragazzi di Casaggì e della Giovane Italia che anche oggi, come ogni 11 agosto da decine di anni a questa parte, in silenzio, hanno scelto di ricordare anche chi, in quella tragica stagione della guerra civile, cadde dalla parte dei vinti. Perché la vera pacificazione nazionale ci sarà solo e soltanto, non quando sarà riscritta la storia, cosa che non interessa a nessuno, ma quando riusciremo a leggerla rispettando il sacrificio di tutti". Questo quanto dichiarato dal consigliere comunale del PDL, Francesco Torselli.

"Se qualcuno strumentalizza la storia - prosegue il consigliere comunale del PDL - questi è proprio il sindaco, che nonostante parli di pagina di storia condivisa e di pietà per tutti i morti, demonizza chi porta un fiore laddove le istituzioni hanno da sempre paura a farlo. E non perché nel sacrario dei caduti della RSI di Trespiano vi siano sepolti dei criminali di guerra autori di deportazioni o di sparatorie dai tetti su inermi donne e bambini, questa è una bugia ed il sindaco lo sa bene, ma perché questa data serve alla sua parte politica per garantirsi il sostegno delle associazioni partigiane e delle ali più radicali della sinistra in una mera logica elettorale".

"Basti ricordare tutta la polemica dello scorso anno - aggiunge ancora l'esponente del PDL a Palazzo Vecchio - quando il sindaco arrivò perfino ad inventarsi manifesti affissi sui muri di Firenze nei quali Casaggì e la Giovane Italia avrebbero esaltato la figura dei franchi tiratori: manifesti che non sono mai stati né stampati, né affissi, ma che servirono a distogliere l'attenzione dal fatto che, per la prima volta, il sindaco aveva lasciato le celebrazioni ufficiali ai rappresentanti della parte "bianca" della resistenza, a discapito di quella "rossa", altra scelta ovviamente con finalità elettorali e politiche".

"Se anche oggi - conclude Torselli - tutti i fiorentini che caddero in quelle drammatiche circostanze hanno ricevuto un fiore sulle loro tombe è proprio grazie ai ragazzi di destra che, proseguendo la tradizione pluridecennale avviata dal MSI prima e proseguita da Alleanza Nazionale poi, si rifiutano proprio di strumentalizzare per fini elettorali i morti. Sarebbe infatti decisamente più facile e 'politicamente corretto' per dei ragazzi di vent'anni, anziché esporsi a facili polemiche da parte di tutti, dedicarsi ad una rilassante giornata di mare. Scelta che, a quanto sembra, hanno fatto in molti esponenti del partito di Renzi".