domenica 9 settembre 2012

Decreto "sviluppo" o decreto "controllo"?


tratto da Azione Tradizionale

Con la scusa della lotta all’evasione si stringe, ogni giorno di più, il limite delle nostre (cosiddette) “libertà”. Oggi ti impediscono di spendere i tuoi soldi come vorresti: consolati! Domani forse non ne avrai affatto…
Dalla ricetta medica elettronica al bancomat per spese sopra i 50 euro, dalla tessera unica per dati d’identità e sanitari all’intensificazione della banda larga: ecco tutti i provvedimenti contenuti nel ”decreto sviluppo 2″ a cui sta lavorando il governo. Ma sul bancomat obbligatorio la Confcommercio frena.

Un insieme di misure che, nelle intenzioni del governo, semplificherà la vita dei cittadini e delle imprese. Tra le più rilevanti, il pagamento obbligatorio col bancomat per spese superiori a 50 euro.
Da luglio 2013 gli esercenti saranno dovranno accettare solo moneta elettronica per importi oltre i 50 euro. Una misura che sta già facendo discutere. Con la moneta elettronica si pagheranno anche le prestazioni professionali: un modo per semplificare la vita della gente e per tenere sotto controllo l’evasione fiscale.

E poi via alla ricetta medica elettronica. In farmacia si andrà muniti di un pin valido in tutta Italia e questo servirà a ritirare i farmaci.

Tra le altre misure, un unico tesserino con chip che, oltre ai dati d’identità, conterrà anche tutte le informazioni sanitarie. E per comunicare con la pubblica amministrazione, da gennaio 2013 basterà un indirizzo elettronico che sarà conservato presso l’anagrafe nazionale. Sparisce la carta per i certificati di nascita e di morte: saranno inviati esclusivamente via Internet.

Quanto alla nuove imprese, sono in previsione agevolazioni per “promuovere i servizi digitali” con esenzioni dai pagamenti ai comuni nel caso di infrastrutture in fibra o di impianti per la banda larga mobile. Burocrazia ridotta ai minimi termini per le start up innovative e contributi di mille euro per le microimprese in Rete.
Provvedimenti che dovranno essere varati nei prossimi mesi: il cronoprogramma non è stato ancora approvato dal governo.

CONFCOMMERCIO: NO OBBLIGO DEL BANCOMAT

Sull’obbligo dei pagamenti con bancomat oltre i 50 euro la Concommercio però frena: “Non servono obblighi universali, ma riduzione di costi e commissioni. E’ evidente che la modernizzazione del sistema dei pagamenti è un aspetto rilevante della modernizzazione del sistema-Paese. Il perseguimento di questo obiettivo non può pero’ significare introduzione, con tempi stringenti, di obblighi universali di accettazione degli strumenti di moneta elettronica”, spiega l’associazione dei commercianti in una nota. Che al governo chiede di portare a compimento il confronto già aperto.