Riportiamo una notizia che non è certamente passata inosservata. L'antifascismo militante, ancora una volta, ha dimostrato di saper raggiungere vette di subumanità altrimenti inesplorate. Prendere a martellate la targa commemorativa in memoria di ragazzo ucciso mentre affiggeva un manifesto è l'apoteosi della vigliaccheria e del degrado umano, segno evidente dell'assenza totale di una coscienza.
Alcuni vandali hanno rotto con una martellata la targa commemorativa di Paolo Di Nella, giovane militante di Fronte della Gioventù morto nel 1983 dopo una settimana di coma in seguito ad un colpo di spranga. Il gesto è stato denunciato dal presidente della Giovine Italia di Roma Cesare Giardina. “Per l’ennesima volta la nostra città ha dovuto subire ad un atto di violenza gravissimo la notte scorsa nel Parco di Villa Chigi – ha dichiarato Giardina -. Paolo era un ragazzo come noi che ogni giorno donava la sua giovinezza all’impegno politico e al servizio dell’altro. E’ stato ucciso mentre attaccava dei manifesti per la riqualificazione di Villa Chigi”.
“Ieri una scritta ingiuriosa e offensiva contro i morti di Acca Larentia, oggi la targa commemorativa di Paolo di Nella spezzata a martellate – ha commentato il Sindaco Gianni Alemanno - la nostra città non si merita questi brutti segnali di odio politico e intolleranza, resi ancora più detestabili dal fatto che si rivolgono contro la memoria dei morti, per i quali, al di là di ogni credo politico, deve essere sempre portato rispetto. Nella veste di primo cittadino desidero inviare la mia solidarietà alla famiglia di Paolo di Nella, vittima di una stagione di violenza politica che non deve più tornare. L’armonia sociale e la corretta dialettica politica si formano anche attraverso il ricordo e il riconoscimento degli errori del passato”.