domenica 6 luglio 2014

L’Istituto Luce compie novant’anni e svela i suoi archivi in una mostra a Roma


di Anna Clemente (Secolo d'Italia)


Il Duce, le dive, i fan dei Beatles, i contadini e i politici. E, ancora, i cinegiornali, le retrospettive, i trailer e i backstage dei film. C’è quasi un secolo di storia italiana per immagini nella mostra “Luce. L’immaginario italiano”,che celebra i novant’anni dell’Istituto, fondato nel 1924 come L’Unione Cinematografica Educativa ed entrato, nel 2013, nella lista dei Memorial of the world dell’Unesco. E memoria del popolo italiano il Luce lo è davvero, con quel suo sterminato archivio da cui sono stati tratti i filmati e le foto in mostra a Roma, al Complesso del Vittoriano, fino al 21 settembre. «È una mostra fantastica, che ci fa ripercorrere tutta la storia d’Italia», ha detto il ministro di Beni culturali Dario Franceschini, aprendo la rassegna e parlando di un «patrimonio incredibile, che è stato conservato negli anni e ci fa essere uno dei punti di eccellenza nel mondo». Un primato che il Luce conquistò già nel momento dell’inaugurazione: fu la prima istituzione al mondo nel suo genere. Mai prima di allora era stato immaginato uno strumento simile, che era, sì, di formidabile propaganda, ma anche di crescita, di unificazione nazionale, di narrazione di un Paese in movimento, di salvaguardia della sua memoria. Così, fra le immagini svelate del Luce, al Complesso del Vittoriano, si trovano quelle del Duce, delle Olimpiadi a Roma del ’60, i giovani pazzi per i Beatles in concerto e la sfilata dei grandi divi, da Totò alla Loren, Anna Magnani, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Nino Manfredi. Ma ci sono anche testimonianze straordinarie come il fragore del bombardamento di Cassino in presa diretta o le sorprendenti lezioni dei Cinemobile che insegnavano ai contadini anche come affrontare una caduta da cavallo. Il risultato è un viaggio che corre sul doppio binario della rappresentazione del Paese e della costruzione dell’immaginario collettivo, che si svolge tra centinaia di filmati montati ad hoc e più di 500 fotografie, le cui prossime tappe potrebbero essere Milano, nel periodo dell’Expo, e Stati Uniti, Francia e Germania nel periodo 2016-2018.