venerdì 2 novembre 2012

Pino Rauti:muore un maestro,nasce una guida


tratto da Ariete-Spazio Identitario

Oggi, 2 Novembre 2012, si è spento Pino Rauti, figura storica della Destra italiana. Con lui se ne va le testimonianza vivente che un'altra Destra era ed è possibile: una destra ancorata ai valori della Tradizione, ma non per questo schiava della reazione; una Destra attenta alle tematiche sociali e al futuro, ma salda nell' avere una visione nazionale.

Fu volontario nella RSI, tra i fondatori del Movimento sociale, animatore dei "figli del sole", il gruppo di giovani della corrente "pagana" del MSI degli anni 50 che si raccoglievano attorno alla dottrina di Evola. Si aprì poi la parentesi de Centro Studi Ordine Nuovo, che raccolse prima gli scontenti della gestione micheliniana del partito e poi uscì in contrasto. Rientrò nel MSI nel '69 e andò a collocarsi subito alla guida della sinistra interna. Dopo 20 anni di fermento culturale, di rinnovamento del movimento giovanile, riuscì a conquistare la segreteria nel 1990, ma a causa di scarsi risultati elettorali sarà costretto a dimettersi.
Il maggior merito di Rauti è stato sicuramente quello di esser stato sempre coerente a se stesso e per questo sapersi attrarre le attenzioni di quel mondo vulcanico che era il Fronte della Gioventù. La corrente rautiana, minoritaria nel partito dei "grandi", la faceva da padrone nelle sezioni giovanili; a lui si deve la creazione dei Campi Hobbit, l'affermazione di un modello che poi sarà l'unico modello seguito dai giovani militanti di Destra ancora oggi. 
Cosa ci può insegnare oggi Pino? Ci può dimostrare come non sia l'età a fare la vera differenza, ma la forza, l'energia delle proprie Idee. Lui non fu mai giovanilista, come avrebbe potuto, ma spinse sempre per fare della politica giovanile il motore e l'ideodromo di un mondo che doveva trovare nuovi punti di riferimento.
Ora che lui se n'è andato la nostra Comunità deve ritrovarlo come guida, dopo che è stato maestro per i nostri padri e i nostri fratelli maggiori. Onore a te, ciao Pino!