mercoledì 19 febbraio 2014

«Maschio o femmina? Termini discriminanti». Facebook si adegua e inventa 50 sfumature di identità sessuale...


da Il Secolo d'Italia

Si fa presto a dire uomo o donna. Facebook ha aggiornato il numero di generi sessuali. Oltre a maschio o femmina, si potrà scegliere tra termini come ad esempio androgino, bisessuale, intersessuale, transgender o transessuale. Un numero impressionante di sfumature e di definizioni, in tutto 56: come Gender, Androgyne, Androgynous, Bigender, Intersex, Male to Female, Trans, Trans Female, Trans Male. Ci sono anche Two-Spirit, Transmasculine, Cisgender, Pangender e altre distinzioni complicatissime. 

Per ora saranno attive solo per le pagine degli Stati Uniti, ma il gruppo californiano ha annunciato di essere pronto a estenderle anche nel resto del mondo. «Mentre per molti questo cambiamento potrebbe non significare molto, per le persone coinvolte è un grande cosa», si legge su Facebook Diversity page, la pagina ufficiale del gruppo per parlare di diversità genere. «Vediamo questo come un passo in avanti per rendere Facebook (che ha 1,15 miliardi di utenti mensili attivi a livello globale ndr) un luogo in cui esprimere la propria identità autentica», continua l’annuncio sulla pagina. 

Dietro la trovata che rappresenta la deriva parossistica del “politicamente corretto”, c’è l’idea di Mark Zuckerberg di affidare a un ingegnere trans, Brie Harrison, l’aggiornamento delle definizioni. Ma quando ti avventuri sul crinale scivoloso della discriminazione, trovi sempre qualcuno più politicamente corretto di te. Quindi non sono bastate neanche queste distinzioni. Il quotidiano britannico Guardianha fatto notare che molti utenti trans si sono sentiti discriminati perché i termini “maschio” e “femmina” vengono prima delle altre 56 definizione di genere. Anche sui pronomi, che sono “appena” tre: lui, lei, loro, è scoppiata la polemica. «Troppo pochi». 

Vanno inventati dei termini ad hoc, sostentono molti attivisti dei diritti Lgbt. Altri, invece, hanno chiesto di tagliare la testa al toro e di cancellare completamente la definizione di genere. Con tanti saluti alla distinzione tra maschio e femmina.