Mentre Halloween si diffonde sempre più nel cosiddetto “Occidente”, scalzando le feste che – a seconda degli usi – miravano a celebrare i morti, riaffermando così la continuità dei vivi coi propri padri, in alcune parti del mondo c’è chi dice no. E’ il caso del Venezuela di Chavez o della Russia di Putin. Nel primo, Halloween è stata liquidata come festa “imperialista e neocolonialista”; all’ombra del Cremlino, invece, ci si è spinti oltre, parlando di festa “pericolosa per la psiche dei bambini”. Come la si guardi, resta il tentativo di contrastare questo ennesimo strumento del “soft power” a stelle e strisce che, prima di dominare con le armi, governa il mondo grazie al controllo delle menti e dei cuori.
“Festa imperialista e neocolonialista”. Venezuela, Chavez cancella Halloween
«Una festa imperialista e neocolonialista». L’ultima crociata di Chavez è contro Halloween. A pochi giorni dalla sua quarta rielezione, il presidente bolivariano ha cancellato i festeggiamenti dagli hotel Venetur, la catena statale nata dagli espropri bolivariani. La decisione è stata innescata da una ribellione telematica. La miccia è partita da Twitter, dove ha iniziato a circolare una foto che ha fatto infuriare la base chavista. Nello scatto la hall di un albergo Venetur che promuoveva la notte delle streghe. «Perché spendono i nostri soldi per una festa gringa?», «Halloween non c’entra nulla con la cultura venezuelana», «Inizieremo a celebrare anche il Ringraziamento?», i primi cinguettii di protesta. La timeline del ministro del turismo, Alejandro Fleming, è stata invasa da centinaia di messaggi di indignazione in poche ore. Di qui la decisione di proibire ogni tipo di festeggiamento.
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Niente Halloween nelle scuole russe. “Pericoloso per la psiche dei bambini”
Niente Halloween nelle scuole russe, troppo pericoloso per i bambini e la loro salute «psichica e fisica»: il ministero regionale dell’Istruzione a Krasnodar, Russia del Sud rurale e conservatrice, ha proibito zucche e fantasmi nelle scuole. Ovviamente non sono mancati pareri di psicologi, secondo i quali «i bambini che partecipano a questi festeggiamenti spesso si impauriscono, avvertono sentimenti di oppressione e aggressione, e sono inclini al suicidio», riporta un comunicato delle autorità. Ma soprattutto è una festa troppo americana, e al posto di vampiri e morti viventi le scuole sono state invitate a organizzare eventi «ispirati ai valori tradizionali russi.