Il 4 novembre 1918 il Bollettino della Vittoria, in riferimento agli austriaci, affermava che "I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza". L'Italia vinceva la Grande Guerra, dopo un'eroica resistenza sul Piave e un magnifico sforzo bellico.
In quelle trincee, tra le tempeste di acciaio, si forgiarono Uomini diversi, Uomini nuovi. In quelle trincee nasceva l'Italia, tra l'odore del sangue e i sacrifici imposti dalle forze elementari. Al freddo, senza sonno, senza cibo, a confronto con una guerra logorante e atroce, che assumeva per la prima volta una dimensione di massa e mieteva migliaia di vittime. Nasceva l'Italia, quella che poi avrebbe marciato su Roma pochi anni dopo: l'Italia in piedi, quella proletaria e popolare, quella che non rifiutava le sfide e si lanciava oltre.
Ricordiamo quei ragazzi, eroi silenziosi. E ricordiamo anche, in questo 4 novembre, i nostri due marò, ancora detenuti ingiustamente in India, dimenticati da un governo di affaristi.
VIVA L'ITALIA.