mercoledì 20 novembre 2013

Le nipotine delle femministe in piazza: i pannolini ai bebè non li cambiamo solo noi



di Gabriele Farro (Secolo d'Italia)


Negli anni Settanta le femministe manifestavano con le forbici in mano, come segno di insofferenza per l’organo sessuale maschile e come segno di rivolta contro quello che veniva definito il «potere fallocratico» che si era andato radicando nei secoli. Adesso, più modestamente, in Francia le “nipotine” di quella generazione di donne arrabbiate, insorgono contro la nuova segnaletica ritenuta sessista per indicare le toilette all’aeroporto parigino di Orly: il reparto fasciatoio si trova infatti nei bagni per le donne e il cartello arancione riproduce in modo stilizzato un bebè disteso mentre viene cambiato dalla mamma (una figurina con la gonna come quella usata per le toilette femminili). Per le femministe si tratta di «un simbolo inequivocabile della ripartizione dei compiti in una società patriarcale». I grandi discorsi di 40 anni fa hanno lasciato il posto a polemiche meno impegnate e più “liberatorie”: quelle che intendono rivendicare anche il dovere dei padri di effettuare un’operazione che da sempre è appannaggio delle signore in ogni latitudine e in ogni longitudine di questo pianeta. Ma le donne che si definivano “l’altra metà del cielo francese” non sono le sole ad avere manifestato la loro contrarietà sull’argomento in questione: in un articolo pubblicato su un blog del quotidiano Le Monde sono stati riportati anche gli interventi di alcuni papà per i quali questa segnaletica non è rappresentativa di un’epoca in cui “i padri cambiano i pannoloni tanto quanto le madri”. Tanto quanto… sembra un po’ troppo, ma è certo che qualcuno arriva anche a dirsi infastidito dal dovere andare a Orly nei bagni per donne per poter cambiare il proprio figlio. Più appropriati, secondo le femministe, sarebbero cartelli come quelli presenti in Danimarca in cui il bebè figura da solo e il fasciatoio è presente anche nelle toilette maschili. Come si dice, a chi tocca non si ingrugna.