di Antonio Rossini (Rinascita)
Sembra che il problema dell’immigrazione sia la legge Bossi-fini perché punirebbe con l’arresto chi soccorre clandestini in mare.
Ma a Lampedusa ancora si cercano i corpi della tragedia del mare e si dovrebbe piuttosto non solo arrestare i colpevoli del tragico viaggio ma scoraggiare ogni altra avventura che fare campagna elettorale e pensare ai voti degli immigrati.
Così sui favorisce soltanto la tratta degli schiavi, i negrieri, chi lucra e opera stragi.
Anziché piangere seriamente i morti, abbiamo assistito ad esternazioni facili e discutibili. Sotto accusa è andata la legge Bossi-Fini.
Il presidente del Senato ha detto che proprio per questi eventi le norme vanno riviste, perché qualcuno per non inciampare nella Bossi-fini evita di dare soccorso.
Si confondono volutamente e per altri fini regole e consuetudini esistenti da millenni e comunque contemplate nel codice internazionale di navigazione che impone il salvataggio di chiunque in mare. Pertanto per non incappare nella Bossi-Fini è sufficiente informare via radio, via cellulare, o all'arrivo nel porto, di quanto si è dovuto fare. Favoreggiamento significa piuttosto occultare: chi salva lo dichiara e nulla può essere fatto contro di lui.
Chi non salva in mare, compie un reato e come persona non è più meritevole di considerazione.
Sembra che alcuni pescherecci si siano allontanati alla vista del barcone di clandestini. Questo ha denunciato il sindaco di Lampedusa e fa chiaro riferimento a fatti accaduti nel 2007 quando furono processati marinai tunisini. Quel processo per favoreggiamento dell’emigrazione, al limite poteva essere imputato alla allora legge Turco-Napolitano (si proprio lui re Giorgio I). Ma è comunque sbagliato imputare quella legge e l’attuale, perché non prevedono l’arresto. Leggiamo insieme: non costituiscono reato le attività di soccorso ed assistenza umanitarie prestate nei confronti di stranieri in condizioni di bisogno (art.12 legge Bossi-Fini). Diverso è dire: chiunque compie attività dirette a favorire l’ingresso degli stranieri nel territorio Italiano è punito con la reclusione sino a tre anni e 15mila euro di multa. La legge precedente Turco-Napolitano (re Giorgio I) prevedeva 30milioni di lire di multa. Praticamente i testi delle leggi sono perfettamente uguali (?). Se la vogliamo dirla tutta, la legge berlusconiana cautela i clandestini e si inasprisce verso gli scafisti, la mafia ecc.
Perché allora tutto questo rumore?
Si vuole approfittare della disgrazia per favorire l’arrivo in massa di altri dannati della Terra. Sono chiarissime le affermazioni dei rappresentanti della sinistra-chic in sella alle istituzioni e dei catto-comunisti del governo.
A chi giova ?
Anziché propagandare il paradiso che non c’è, bisogna invece scoraggiare questi falsi viaggi della speranza. In Italia non ha speranze il popolo italiano. I nostri giovani sono senza lavoro da un decennio, salvo chi ha qualche santo in paradiso che possa raccomandarlo di questi tempi magari come addetta stampa alla regione Puglia o fargli vincere un concorso.
In Italia ci sono persone che non hanno alcun reddito e devono pagare la casa popolare; ci sono persone che non riescono ad avere la casa popolare e vivono in baracche, scantinati, grotte e peggio ancora. Esistono persone che non possono mangiare e non masticano un secondo piatto da anni. Per loro, che non sono extracomunitari, nessun aiuto da Comune, enti, chiesa (casi esistenti anche in Lombardia). Questa è l’amara realtà.
Gli africani e altre popolazioni, vanno aiutate seriamente in casa. Se nei loro stati manca la democrazia, perché gli americani non sbarcano, non bombardano, non occupano per ristabilire (sic) la "libertà" e la legalità? Da noi e in altre nazioni l'hanno fatto...
Perché in Africa non si mette in moto la macchina bellica angloamericana, confortata dagli alleati Nato, Italia compresa come è avvenuto per l’Iraq, l’Afganistan, i Balcani, la Somalia, la Libia etc. etc.? Perché non si minacciano gli stati Africani come si fa da decenni con l’Iran, come si fa quotidianamente con la Siria?
Ma a Lampedusa ancora si cercano i corpi della tragedia del mare e si dovrebbe piuttosto non solo arrestare i colpevoli del tragico viaggio ma scoraggiare ogni altra avventura che fare campagna elettorale e pensare ai voti degli immigrati.
Così sui favorisce soltanto la tratta degli schiavi, i negrieri, chi lucra e opera stragi.
Anziché piangere seriamente i morti, abbiamo assistito ad esternazioni facili e discutibili. Sotto accusa è andata la legge Bossi-Fini.
Il presidente del Senato ha detto che proprio per questi eventi le norme vanno riviste, perché qualcuno per non inciampare nella Bossi-fini evita di dare soccorso.
Si confondono volutamente e per altri fini regole e consuetudini esistenti da millenni e comunque contemplate nel codice internazionale di navigazione che impone il salvataggio di chiunque in mare. Pertanto per non incappare nella Bossi-Fini è sufficiente informare via radio, via cellulare, o all'arrivo nel porto, di quanto si è dovuto fare. Favoreggiamento significa piuttosto occultare: chi salva lo dichiara e nulla può essere fatto contro di lui.
Chi non salva in mare, compie un reato e come persona non è più meritevole di considerazione.
Sembra che alcuni pescherecci si siano allontanati alla vista del barcone di clandestini. Questo ha denunciato il sindaco di Lampedusa e fa chiaro riferimento a fatti accaduti nel 2007 quando furono processati marinai tunisini. Quel processo per favoreggiamento dell’emigrazione, al limite poteva essere imputato alla allora legge Turco-Napolitano (si proprio lui re Giorgio I). Ma è comunque sbagliato imputare quella legge e l’attuale, perché non prevedono l’arresto. Leggiamo insieme: non costituiscono reato le attività di soccorso ed assistenza umanitarie prestate nei confronti di stranieri in condizioni di bisogno (art.12 legge Bossi-Fini). Diverso è dire: chiunque compie attività dirette a favorire l’ingresso degli stranieri nel territorio Italiano è punito con la reclusione sino a tre anni e 15mila euro di multa. La legge precedente Turco-Napolitano (re Giorgio I) prevedeva 30milioni di lire di multa. Praticamente i testi delle leggi sono perfettamente uguali (?). Se la vogliamo dirla tutta, la legge berlusconiana cautela i clandestini e si inasprisce verso gli scafisti, la mafia ecc.
Perché allora tutto questo rumore?
Si vuole approfittare della disgrazia per favorire l’arrivo in massa di altri dannati della Terra. Sono chiarissime le affermazioni dei rappresentanti della sinistra-chic in sella alle istituzioni e dei catto-comunisti del governo.
A chi giova ?
Anziché propagandare il paradiso che non c’è, bisogna invece scoraggiare questi falsi viaggi della speranza. In Italia non ha speranze il popolo italiano. I nostri giovani sono senza lavoro da un decennio, salvo chi ha qualche santo in paradiso che possa raccomandarlo di questi tempi magari come addetta stampa alla regione Puglia o fargli vincere un concorso.
In Italia ci sono persone che non hanno alcun reddito e devono pagare la casa popolare; ci sono persone che non riescono ad avere la casa popolare e vivono in baracche, scantinati, grotte e peggio ancora. Esistono persone che non possono mangiare e non masticano un secondo piatto da anni. Per loro, che non sono extracomunitari, nessun aiuto da Comune, enti, chiesa (casi esistenti anche in Lombardia). Questa è l’amara realtà.
Gli africani e altre popolazioni, vanno aiutate seriamente in casa. Se nei loro stati manca la democrazia, perché gli americani non sbarcano, non bombardano, non occupano per ristabilire (sic) la "libertà" e la legalità? Da noi e in altre nazioni l'hanno fatto...
Perché in Africa non si mette in moto la macchina bellica angloamericana, confortata dagli alleati Nato, Italia compresa come è avvenuto per l’Iraq, l’Afganistan, i Balcani, la Somalia, la Libia etc. etc.? Perché non si minacciano gli stati Africani come si fa da decenni con l’Iran, come si fa quotidianamente con la Siria?